Arbitraggio a turnazione

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  1. Massimiliano Fabris
     
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    Ciao a tutti,

    reduci dalla regata di Muggia :) ci siamo accorti della necessità di un arbitro che regoli le contestazione della regata assegnando le penalità e che segni gli arrivi. Per questo motivo propongo che le prossime regate si svolgano con l'arbitraggio a turnazione.
    Dalla prossima regata (campionato italiano - a Muggia) sarebbe opportuno svolgerla così:

    1) Prima regata sarà fuori classifica per stabilire l'ordine di arbitraggio (chi arriva per primo sarà il primo ad arbitrare). La prima regata servirà inoltre per stabilire i tempi delle regate successive. Le regate dovranno durare almeno 15 minuti, si stabilirà così in numero di giri da effettuare;

    2) Al termine della regata non si considererà, ai fini del punteggio, la regata arbitrata. Nel caso in cui un concorrente non riesca ad arbitrare la regata (per mancanza di vento o per altre motivazioni) verrà scartato un punteggio pari alla media dei punteggi raggiunti (così non dovrebbe dare grossi vantaggi o svantaggi).

    L'arbitro dovrà scrivere gli arrivi di tutti i concorrenti assicurandosi, al termine della regata, di aver segnato tutti gli arrivi e i DNF;
    L'arbitro dovrà assegnare le penalità (360) e risolvere le contestazioni tra i concorrenti. Sarà obbligato ad intervenire solo quando un concorrente chiama "ACQUA ITA XX" (bisogna sempre specificare a chi si chiede acqua). La decisione dell'arbitro verrà presa al momento e il giocatore potrà scontare la penalità (360) entro l'arrivo. Per evitare errori arbitrari l'arbitro può consultarsi con gli altri giocatori ma avrà lui l'ultima parola.

    La prossima volta, all'inizio della regata, faremo un briefing sulle regole di regata e non usciremo finchè tutti i dubbi non saranno risolti.
     
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  2. Edoardo Denari
     
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    gia' nasce l'esigenza di un arbitro , dici, perche' le barche cominciano ad essere competitive un po' tutte , e' un bene direi , nel campo locale va bene, bisogna avere anche un po' di pratica della gara e delle regole e quale miglior modo per impararle se non affiancando ad uno che non le capisce uno che le conosce ?
    Per le gare di italiano non saprei credo che un arbitro fisso andrebbe meglio.
     
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  3. Massimiliano Fabris
     
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    Avere un arbitro fisso sarebbe (ovviamente) meglio ma questo significherebbe pagare qualcuno per arbitrare. Questo significa pagare almeno 15 euro a testa per partecipare alla regata, mi sembra assurdo, anche perchè le nostre regate restano "in amicizia" (ma devono essere rispettate le regole). Non possiamo permetterci di regatare non sapendo le regole. Ogni giocatore deve sapere le regole, si può sbagliare ma ignorare le regole non è una scusante. Un giocatore può anche rifiutarsi di arbitrare, gli verrà scartata la media delle regate e arbitrerà il giocatore successivo. Vi spiegherò bene le regole di regata la prossima volta con semplici esempi, non sono difficili. L'arbitro avrà nella cartellina gli esempi riassuntivi. Gli altri giocatori potranno aiutarlo ma sarà lui a decidere...
    Comunque le regole di regata si trovano qua:Regole di regata

    Edited by Massimiliano Fabris - 7/4/2014, 15:47
     
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  4. Edoardo Denari
     
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    solo per il campionato italiano intendevo, per il resto va bene

    in quanto alle regole la penalita' di 360 gradi va effettuata immediatamente non all' arrivo in quanto chi danneggia puo' trarre vantaggio e quindi il deterrente e' farlo immediatamente.
     
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  5. Christian13
     
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    Ok concordo su tutto e che la penalità sia fatta immediatamente.
     
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  6. Massimiliano Fabris
     
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    Ok. Propongo (e ne sono più felice:) ) di tornare alle regole di "autoarbitraggio" come abbiamo sempre fatto finora. Alla prossima regata (campionati italiani a Muggia) cercherò di mostrarvi le regole principali (applicati ad esempi) che bisogna seguire. Cercheremo di organizzare il campo di regata con un cancello di partenza più largo preparando le boe in acqua in anticipo.
     
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  7. Massimiliano Fabris
     
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    Gioco sulle regole di regata... ha molte regole, certi quiz sono complessi, ma può essere utile..
     
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  8. ITA9492
     
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    Mi permetto di fare una sola proposta: nell'immediatezza dell'incidente il danneggiante non deve rimanere favorito rispetto al danneggiato. Devono ripartire assieme. Mi spiego. Partendo dal concetto che per incidentare bisogna essere entrambi nel medesimo posto chi ha provocato il danno non può trarre vantaggio rispetto a chi lo subisce per cui deve attendere (se è il caso) la ripartenza del danneggiato. il 360 non lo trovo sufficiente come deterrente.
    Qualcuno si preoccupa che la "compagnia" si possa disgregare?
    Se lo spirito è quello reale del divertimento si tolgano classifiche e premi ed abbiamo tolto tutti i problemi, .... forse!
     
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    FAIR PLAY (GIOCO CORRETTO)
    Da WIKIPEDIA: identifica nell'immaginario comune una serie di regole etiche e comportamenti da tenere in ambito sportivo, fondate sui principi generali del rispetto, della solidarietà, della correttezza e dell'onestà.
    Perché ci piace confrontarci nel campo di regata? Per la soddisfazione della competizione che una volta per ciascuno tocca un po a tutti nella giornata.
    Per esempio al campionato europeo in Olanda sono riuscito a strappare il 6 posto e la promozione alla flotta B a Jan De Best campione olandese del 2013 e del 2014 e questo ne è valso tre giorni di regate e due di viaggio e tutte le spese conseguenti.
    Ma anche una bella giornata può essere rovinata da contrarietà che alla fine può trasformarsi in ripugnanza ed antipatia.
    Perché succede questo? Perché bisogna distinguere quello che è il ritrovarsi in amicizia e quello che è l'evento sportivo (LA REGATA)
    Nel trovarsi in amicizia è come andare ad una festa si parla, si chiacchiera, non ci si toglie la parola o la scena, se poi si mettono i piedi sotto il tavolo è il completamento di una gustosa giornata.
    E la regata? È il confronto di barche, vele, regolazioni, scelte tattiche, strategia e pilotaggio. Ed è il risultato la concentrazione, la tensione l'adrenalina nelle varie fasi che ci fa gustare la giornata.
    E già la parola confronto indica che ci sono da rispettare delle procedure, delle regole come avviene in ogni attività.
    Se tutti conoscono le procedure (e le rispettano) il risultato è una bella giornata dove nei dopo regata si argomenta, si discute nelle scelte senza eccedere nei toni.
    Inveire e alzare la voce contestare un richiamo, richiamare con i termini non previsti dalle procedure comportano quelle contrarietà che fanno degenerare il gioco.
    QUINDI EDUCARE TUTTI ALLE PROCEDURE e il fair play dovrebbe divenire un automatico comportamento da raggiungere per tutti
    Ciao :rolleyes:
     
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8 replies since 7/4/2014, 13:57   142 views
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